di Clarissa Pinkola Estés
Il mito della donna selvaggia.
Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.
Un intramontabile capolavoro di poesia, psicologia e spiritualità. Un testo imprescindibile, diventato ormai un classico.
Non meno originale è il metodo utilizzato dalla studiosa che, attraverso un lavoro di ricerca ventennale, ha attinto alle fiabe e ai miti presenti nelle più diverse tradizioni culturali, per aiutare il lettore a scoprire chi è veramente, a liberarsi dalle catene di un’esistenza non conforme ai bisogni più autentici e a «correre» con il proprio Sé.
Barbablù, La Piccola Fiammiferaia, Vassilissa, Il Brutto Anatroccolo… Fiabe udite durante l’infanzia e trasformate in magiche suggestioni per crescere interiormente.
Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne.
Se una donna conserva questo dono di essere vecchia quando è giovane e giovane quando è vecchia, saprà sempre che cosa succederà poi.
La loba – La lupa
“Ti dico con affetto, che tu sia una lupa nera, una grigia settentrionale, una rossa meridionale o una bianca artica, nell’immaginario sei la purissima creatura istintuale. Se alcuni preferiscono che ti comporti bene e non ti arrampichi sui mobili per gioco o sulle persone per accoglierle festosamente, tu fallo lo stesso. Qualcuno si allontanerà, timoroso o disgustato. Però il tuo amante amerà questo tuo nuovo aspetto, se è quello giusto per te.
Ad alcuni non piacerà se andrai annusando dappertutto per sapere di che si tratta. E, per carità! Non metterti sdraiata supina con i piedi per aria. Bambina cattiva. Lupa cattiva. Cane cattivo. Giusto? Sbagliato. Vai avanti. Divertiti.”
La donna selvaggia
“Pertanto, che siate introverse o estroverse, donne amanti di donne o di uomini, o di Dio, o tutto insieme, ceh possiediate un cuore semplice o le ambizioni di un’amazzone, che stiate cercando di arrivare in cima o soltanto a domani, che siate mordaci o tetre, regali o impetuose, la Donna Selvaggia vi appartiene. Appartiene a tutte le donne.
Per trovarla, ognuna di noi deve tornare alla sua vita istintiva, alla sua più profonda sapienza.
Per noi la questione è semplice. Senza di noi la Donna selvaggia muore. Senza la Donna Selvaggia, siamo noi a morire. Para Vida, tutte dobbiamo vivere.”
In un singolo essere umano si trovano molti altri esseri, tutti dotti di loro valori, motivi, strumenti.
L’appetito seduttivo
“Non a caso uomini e donne lottano per trovare lati più profondi della loro natura, eppure si lasciano distrarre da molteplici ragioni, per lo più da piaceri di vario genere. Alcuni diventano dipendenti da questi piaceri e restano per sempre intrappolati, incapaci di continuare il loro lavoro.
Vedete? L’osso per strada aspetta tutti noi. Ha l’odore delizioso cui un cane non sa resistere. Nella peggiore delle ipotesi è un vizio che già ci è costato e ancora ci costa. Anche dopo molte ricadute dobbiamo continuare a provare fino a riuscire a superarlo per tornare al lavoro primario.
Cominciamo a capire che questo processo di mantenere la consapevolezza, in particolare di non abbandonarci agli appetiti capaci di distrarre mentre cerchiamo di scoprire le connessioni psichiche, è difficile e lungo.
Trattenere la conoscenza nella consapevolezza è difficile quando tante trappole sono tese lungo il cammino.
Ricordare il vero compito e continuare a rammentarlo a se stessi come un mantra ci riporterà alla consapevolezza.”
Indice del libro “Donne che corrono coi lupi”
Introduzione. Cantando sulle ossa
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- L’urlo: resurrezione della donna selvaggia
- Inseguendo l’intruso: la prima iniziazione
- Alla scoperta dei fatti: il recupero dell’intuito come iniziazione
- Il compagno: l’unione con l’altro
- La caccia: quando il cuore è un cacciatore solitario
- Alla ricerca del branco: la grazie dell’appartenenza
- Il corpo gioioso: la carne selvaggia
- Autoconservazione: individuare trappole, gabbie ed esche avvelenate
- A casa: il ritorno del sè
- Acque chiare: nutrimento per la vita creativa
- Il calore: recupero dell sacralità nella sessualità
- La definizione del territorio: i confini della collera e del perdono
- Cicatrici di guerra: Il Clan delle Cicatrici
- L’iniziazione nella “selva subterranea”
- Seguire come un’ombra: il “canto hondo”
- Il ciglio del lupo
Postfazione. Storie come medicine
Dov’è nascosta la tua Donna Selvaggia?
Raccontaci la tua storia nei commenti!