di Grazia Honegger Fresco
Quel che conviene sapere sui metodi per far dormire il vostro bambino.
Se volete sapere di più sul sonno – perché si dorme e secondo quali ritmi, in accordo perfino con i ritmi della Terra e del sistema planetario – se il vostro bimbo è inquieto e si sveglia di notte, se il riposo notturno è diventato un incubo, ma non vi piace un ricettario sbrigativo, questo libro fa per voi.
In natura, come nelle relazioni umane, non ci sono mai soluzioni rapide o drastiche, né conviene tentare di farne uso.
Il libro “Facciamo la nanna” vi aiuta a prevenire i conflitti con il bambino, a seguire le sue esigenze profonde e a dargli i necessari limiti, ma senza ricorrere a modalità rigide, che facilmente diventano punitive e dolorose per tutti.
Il sonno di un bambino, come quello di un adulto, è una realtà sfaccettata che richiede comprensione, ascolto, capacità di osservare e di entrare in sintonia, pur senza esagerazioni.
Il libro si completa con alcuni documenti scientifici e con indicazioni di testi che arricchiscono l’argomento.
Ogni aiuto inutile è un’ostacolo allo sviluppo.
Grazia Honegger FrescoGirello, box, sdraietta, seggiolone…
“Il bambino non va mai messo in una posizione che non possa cambiare da solo, anche nel primo mese.
Quando è a terra non tenuto da qualcuno, riesce sempre a muoversi a suo modo. Infilato in uno di questi pseudo-mobili, le sue iniziative sono assai ridotte e il risultato è uno stato di eccitazione.
Sono tutti mezzi comodi per l’adulto, ma non rispondenti alla naturale evoluzione motoria del bambino: provocano dipendenza e ulteriori forzature.”
Prepararsi ad andare a letto
“Il nostro bambino abitudinario e conservatore vuole tutte le sere un aiuto lieve per andare a dormire senza fatica… un semplice rituale, un genitore che gli ricordi “tra poco andremo a letto”, che gli dia fiducia, che mantenga le buone abitudini sicure, ma sia pronto a introdurre piccole modifiche quando è il bambino stesso a crearle.
Spesso purchè faccia quel che vogliamo noi e che a lui non piace, si ricorre alla distrazione.
La distrazione frequente è un trucco, non una soluzione. Lo abitua a ricevere ogni volta una sorta di premio a compenso della fatica di accettare ciò che gli viene chiesto: modalità altamente diseducativa che protraendosi negli anni alleva all’irresponsabilità.
La verità è che temiamo l’opposizione, i pianti , i conflitti con un bambino così piccolo, ma la lotta con lui l’abbiamo innescata noi con le incertezze e gli sciocchi sensi di colpa.
Ripeschiamo la logica delle piccole regole che non cambiano e ricominciamo daccapo, a piccoli passi.”
Il piccolo non impara niente sotto il segno della sofferenza se non quello di non sentirsi amato.
Grazia Honegger FrescoMettersi in sintonia con i figli
“Il problema di acquietare un piccino, di aiutarlo ad addormentarsi, è legato alla storia stessa dell’infanzia, espresso in tante ninne nanne dal Nord al Sud del mondo come dall’Est all’Ovest, alcune tenere e rassicuranti, molte altre dolenti, minacciose, rabbiose – il dolore delle madri sole e affaticate.
Se le madri da tempi lontani e in tanti luoghi diversi hanno cercato questa strada semplice, intessuta di ritmo voce e dondolii per accompagnare al sonno un bambino, sarà stato perchè avevano, malgrado la fatica quotidiana e le poche gioie, il senso dei tempi lunghi e sufficiente pazienza per mettersi in sintonia con i loro figli.
Oggi le madri di frequente dividono con i padri la cura del figlio neonato, eppure l’ascolto paziente non lo hanno più: i bambini devono dormire a lungo e senza risvegli.
Se lui e io non ci intendiamo, non spetta forse a me, adulto, trovare una soluzione conciliante, non aggressiva?”
ALCUNE DOMANDE PER I GENITORI
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- Che tipo di genitore sono? Ho bisogno di qualcuno che mi dica come fare oppure cerco da solo o con il mi compagno le soluzioni relative a nostro figlio?
- Mi oriento di solito verso soluzioni rispettose della sua sensibilità o preferisco intervenire in modo drastico?
- Quanto tempo e quanta presenza mi chiede questo bambino che ha … mesi o … anni?
- La giornata di 24 ore dovrebbe essere divisa in 3 parti:
– 8 ore di lavoro
– 8 ore di riposo e relazioni umane
– 8 ore di sonno
Il mio lavoro – e i pensieri connessi – mi occupano ben oltre le 8 ore giornaliere?
- In tal caso il tempo per seguire in modo pacato e sereno il mio bambino si riduce in proporzione: quanto effettivamente gliene dò?
- Sono consapevole che il suo pianto è un segnale di malessere dai molti significati possibili?
- A che punto sono dello sfinimento e del risentimento verso mio figlio? Davvero nessuno può aiutarmi?
- Penso che il mio bambino sia cosciente delle proprie intenzioni, che voglia davvero – così piccolo – danneggiarmi, che sia già in grado volontariamente di creare problemi, di inventare dispettosi capricci? O forse ha solo bisogno di alcuni limiti, sia pure dati in modo gentile e fermo insieme?
Indice del libro “Facciamo la nanna”
PRIMA PARTE – Estivill, ovvero la negazione del bambino come persona
- Il bello della diversità
- Passi avanti e indietro
- Ascoltare la madre favorisce in lei l’ascolto del neonato
- Due percorsi opposti
- L’infallibile “metodo” Estivill
- Estivill capitolo per capitolo
- Perchè dormiamo?
- Che cosa succede durante il sonno di un adulto
- E il bambino?
- Dorme poco, dorme tanto
- Addormentamento e influenze ambientali
- Dormire di giorno
- Privarsi del sonno secondo i giorni
- La cornice di vita
- Una buona esistenza durante il giorno
- Che cosa dicono le madri
- Lettone si, lettone no
- Domande scomode
- Due mamme dalla parte di Estivill
- Chi è competente?
SECONDA PARTE – Un’altra idea di bambino
- Cominciare bene dal neonato
- Un contributo dalle esperte del Centro Nascita Montessori
- Seguire il ritmo del bambino
- Troppi ostacoli fin dalla nascita
- Tra culle e lettini
- Il ciuccio: perchè?
- Vie per prevenire i malesseri del sonno
- Seguire i ritmi secondo l’orario di nascita
- Attenti agli stimoli in eccesso
- I riti della sera
- Cibo e sonno
- Quando il bambino comincia ad esplorare
- Riflessioni sulla mercificazione dei bambini
- Frequentare il nido
- Il pisolino al nido
- Che cos’è indipendenza
- La conquista di nuove posizioni
- Ogni aiuto inutile è un’ostacolo allo sviluppo
- Il valore primario delle cure materne
- L’ambivalenza degli adulti
- Qualche esempio
- Come parlare ai bambini per essere ascoltati
- Un suggerimento di Jeannette Bouton
- Che fare al posto del “metodo” Estivill
- Dapprima alcuni punti fermi
- Qualcosa di cui liberarsi
- Che cosa chiede un piccolo bambino
- Prepararsi ad andare a letto
- Realizzare i cambiamenti: in che modo?
APPENDICE
- Il metodo Estivill è inefficace e potenzialmente nocivo
- Il parere di alcuni medici
- Il parere degli esperti
Come fa la nanna il tuo bambino?
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