di Tracy Hogg, Melinda Blau

Inizia la straordinaria avventura di essere genitori: grandi emozioni e profonde insicurezze.

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Alle mille domande che una neomamma si pone ogni giorno risponde Tracy Hogg nel libro IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI NEONATI, autrice che per la sua eccezionale capacità di comunicare con i neonati, viene chiamata «la donna che sussurra ai bambini».
Perché piange?
Come posso calmarlo?
Cosa gli piace e cosa no?
Sarà sempre così difficile?

libro IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI NEONATI

E’ lui che fa parte della vostra vita, non il contrario.

Tracy Hogg

Il Linguaggio Segreto dei Neonati

“Chiamatelo carattere, personalità, disposizione, natura: comunque sia comincia ad emergere tra il terzo e il quinto giorno e indica il tipo di persona che il vostro bimbo è e sarà.”

Rispettate il vostro bambino

  • Prima di tutto rispettate il vostro bambino
  • Siate consapevoli che è un individuo unico
  • Parlate con lui e non a lui
  • Ascoltate e se è necessario soddisfate i suoi bisogni
  • Fategli sapere cosa succederà dopo, fornendogli la necessaria dose di affidabilità, organizzazione e prevedibilità

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Il Linguaggio Segreto dei Neonati

di Tracy Hogg, Melinda Blau

Oh mio Dio, abbiamo un bambino!

“Ci vuole tempo per conoscere il proprio bambino.
Ci vogliono pazienza ed un’atmosfera tranquilla.
Ci vogliono forza e resistenza.
Ci vogliono rispetto e gentilezza.
Ci vogliono responsabilità e disciplina.
Ci vogliono attenzione e capacità di osservazione.
Ci vogliono tempo e pratica.
Occorre sbagliare molto, prima di far bene.
E soprattutto bisogna ascoltare il proprio intuito.”

Il segreto sta nel vedere con lucidità il vostro bambino, accettandolo per quello che è.

Tracy Hogg

Il Linguaggio Segreto dei Neonati

Bambino che piange = cattiva mamma?

“Non è così….
Perchè tutti i bambini piangono, a meno che non ci sia qualcosa che non va.

Quindi se un bambino piange non significa che i genitori siano incapaci.
Ricordate inoltre che voi e il bambino siete due persone separate quindi non prendete il suo pianto come un fatto personale. Non ha nulla a che fare con voi.”

Perchè a volte è difficile ascoltare il pianto del proprio bambino?
Nel libro l’autrice spiega dettagliatamente queste possibili ragioni:

  • Si ha in mente la “voce” di qualcun’altro riguardo a come deve essere un buon genitore
  • Si attribuiscono sentimenti e intenzioni adulte al bambino
  • Si proiettano le proprie motivazioni e problemi sul bambino
  • Si ha una bassa soglia di tolleranza a sentire il suo pianto
  • Il pianto del proprio bambino mette in imabarazzo
  • Il parto è stato difficile

“Di conseguenza per calmare il vostro bambino dovete prima essere calmi voi.
Quindi fate tre respiri profondi: ascoltate le vostre emozioni, cercate di comprenderne l’origine e soprattutto lasciate cadere qualsiasi sentimento di ansia e di collera.”

Voi conoscete il linguaggio del vostro bambino?

Racconta la tua esperienza!

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